L’utilizzo di queste bombe è vietato in oltre 120 nazioni: ecco perché sono così pericolose.
Kiev sta per ricevere, da parte degli Stati Uniti, alcune bombe a grappolo. Queste bombe farebbero parte di un nuovo “pacchetto” di aiuti militari da 800 milioni di dollari, che l’Ucraina userà in guerra contro Vladimir Putin. Tuttavia, queste armi sono vietate in moltissimi paesi del mondo, tanto che Amnesty International ha dichiarato che esse sono “una grave minaccia per la vita dei civili“. Inoltre, la produzione e la vendita di tali bombe è vietata dalla “Convenzione sulle munizioni a grappolo” del 2008, di cui però non fanno parte USA, Ucraina e Russia.
Ecco cosa sono le “cluster bombs”
Le bombe a grappolo sono delle bombe che esplodono in aria, rilasciando così tante bombe più piccole. In questo modo, l’ordigno riesce a coprire un’area maggiore di una normale bomba. Sono progettate per abbattere anche i carri armati, oltre alle truppe dato che colpiscono più obiettivi nello stesso momento. Le munizioni che gli Usa vogliono inviare all’Ucraina si basano su un proiettile da 155 mm, già usato nei campi di battaglia.
Queste bombe, tuttavia, hanno sempre un’alta percentuali di scarti. In altre parole, molti ordigni a grappolo rimanevano inesplosi sul terreno e uccidevano o mutilavano persone anche dopo decenni (in maniera simile alle mine anti uomo). Gli Usa hanno utilizzato per l’ultima volta le bombe a grappolo in Iraq nel 2003, evitando però il loro uso nelle zone urbane del conflitto.
È legale utilizzare queste bombe?
La risposta, in verità, è affermativa. Le bombe a grappolo in sé, infatti, non violano il diritto internazionale. Ciò che viola tale diritto è il loro uso sui civili, dunque bisogna verificare (come per ogni attacco) se l’obiettivo dell’ordigno era legittimo e se ci sono state precauzioni per salvare i civili. La violazione del diritto internazionale può avvenire anche se si usano contro bersagli militari, ma nelle vicinanze di una zona abitata da civili.
I rischi nell’utilizzare le bombe a grappolo sono elevati. Per questo era nata la Convenzione sulle munizioni a grappolo a cui hanno aderito oltre 120 paesi. Il loro uso rappresenta un rischio elevato sia per la popolazione in sé, sia per le violazioni del diritto internazionale.